Buongiorno e buona domenica, oggi vi faccio conoscere una tipica preparazione veneta: Moeche fritte.
Come ogni anno, in primavera e autunno arrivano le moeche in Laguna a Venezia
Le moeche sono dei crostacei e nella fattispecie dei granchi. L’arrivo delle moeche, tradizionalmente inteso, non è una migrazione o uno spostamento dei granchietti in Laguna.
Infatti i granchi si pescano tutto l’anno al Lido e soprattutto non sono crostacei migratori.
Per “arrivo delle moeche” s'intende il momento dell’anno (autunno e primavera) in cui i granchi, si spogliano del carapace per adeguarsi alla stagione entrante. Come tutti i crostacei i granchi compiono una serie di “mute” e ciclicamente abbandonano il “vestito vecchio” per adeguarsi al cambiare del clima e delle stagioni.
Ecco le moeche non sono altro che i granchi nello spazio temporale in cui, abbandonata la vecchia corazza, non hanno ancora rigenerato il nuovo carapace. Lo spazio di poche ore dalla perdita della muta all'avvio del ciclo biologico per cui il carapace viene rigenerato, fa di un granchio una moeca.
Spogliati della corazza i granchi sono molto teneri e quasi molli.
E’ da questa loro consistenza tenera e molle che i veneziani hanno affibbiato ai granchi senza corazza il nome di moeche.
La tradizione delle moeche è presente in tutta la Laguna e in particolare nelle zone di Chioggia, Giudecca e Burano.
Le moeche sono apprezzatissime in cucina specialmente se cucinate fritte. Essendo un prodotto di una prelibatezza inconsueta e reperibile solo per qualche settimana l’anno, sono considerate un cibo assolutamente raro e ricercato.
Le masanete o masenete sono invece le femmine provviste di guscio consumate alla fine dell'estate, quando sono piene di uova.
Le moleche vanno cotte vive. Esistono due ricette principali: la prima prevede un taglio sulla schiena in modo che l'acqua rimasta fuoriesca, quindi vengono impanate e fritte; l'altra le pone vive nell'uovo sbattuto e salato, fino a che queste deglutiscano in parte il composto, quindi sono passate nella farina bianca e fritte.
Le masenete sono preparate lesse e condite con aglio, olio e prezzemolo.
Per altre info leggere qui
La preparazione è molto semplice.
Lavare bene le moeche e asciugarle bene.
Scaldare in una padella l'olio d'arachide a 170 gradi.
Infarinare bene le moeche e tuffarle nell'olio, fare attenzione ad eventuali schizzi. Prima di girarle aspettare che si formi una crostina, proseguire quindi la cottura girandole per circa 10 minuti.
I tempi variano dalla grandezza del granchio.
Una volta fritte scolarle su carta assorbente, salare.
Poi cambiare la carta e perchè vengano asciutte e croccanti le metto in forno riscaldato a 80 gradi per 10 minuti.
Nel frattempo preparare la polenta istantanea e servire le moeche con la polentina!!!
Hola Federica y feliz Domingo. nunca cociné ni comí estos cangrejos así que ya va siendo hora creo yo. besotes guapa.
RispondiEliminacomoaguaparachocolate-myriam.blogspot.com
grazie ^_^
EliminaMai visti Fede! e tu sai che quando si parla di pesce io sono sempre in prima fila... non immaginavo che la laguna portasse con se tali meraviglie... spesso ho mangiato i pesci di lago in piemonte... preparati secondo le metodiche tipiche del luogo.. ma di questi crostacei proprio non ne conoscevo l'esistenza.... ma credi che dalle mie parti sia praticamente impossibile reperirle? ecco, oggi ho imparato un'altra cosa... Grazie:*
RispondiEliminaEh si Simona si trovano solo qui ^_^ e infatti le conoscono solo i Veneti o chi è passato di qua nel periodo giusto ^_^ un abbraccio buona domenica!
Eliminale ho mangiate a Venezia una vita fa...Che voglia mi hai messo Federica, ne ho un ricordo golosissimo ! Buona domenica, un bacione
RispondiElimina^__^ mi fa piacere, buona domenica!!!
EliminaNon le conoscevo Federica non sapevo che i granchi cambiassero il carapece! Una ricetta della tradizione molto interessante quando verò dalle tue parti la cercherò magari in qualche ristorante! Un bacione
RispondiElimina^_^ solo primavera e autunno e per poche settimane le trovi ^_* baciiiiiiiii
Eliminasaranno buone ma mi fanno un pò senso, non so riuscirò mai a prepararle,felice domenica di sole
RispondiElimina^__^ buona domenica a te!
EliminaMai assaggiate,mai sentite nominare,dalle mie parti praticamente introvabili......sono curiosissima! Buona domenica,un bacione :*
RispondiEliminasi trovano solo qui Isabella, nel resto d'Italia che io sappia non si trovano, buona domenica!
EliminaFederica, ci credi che le ho fatte e assaggiate ieri per la prima volta?? Al mercato il pescivendolo mi ha spiegato esattamente tutto ciò che hai scritto tu e mi ha consigliato di cucinarle fritte, proprio come hai fatto tu. Il mio unico problema è che erano talmente fresche che si muovevano ancora...quindi mi hanno un po' turbata! Comunque devo ammettere che sono veramente buonissime!
RispondiEliminaA presto, buona domenica!
^__^ beneeeee! si devono essere vive per essere sicuri della freschezza!!!! e vanno solo fritte ^_* baciiiiiiii
EliminaE' vero Federica, sono una pietanza assolutamente ricercata ed il tuo post rende loro onore, bravissima, come sempre!
RispondiEliminaGrazie 1000 Sandra <3 <3
EliminaChe delizia, anch'io non li conoscevo ma li assaggerei molto volentieri!
RispondiEliminagrazie ^__^
Eliminanon conoscevo la storia del granchio e mi piace tantissimo,come vorrei assaggiare questa prelibatezza...complimenti :P
RispondiEliminaGrazie cara Letizia <3
EliminaMa guarda che crostacei non li conoscevo. Devono essere davvero buone! Io adoro i granchi ciaooo
RispondiEliminasi si molti buoni!! ^__^ ciaooooooo
EliminaNon le ho mai assaggiate. L'idea di comprarle vive e di friggerle da vive mi fa un po' impressione però le assaggerei molto volentieri.
RispondiElimina^__^ ti capisco ciaoo
EliminaQuesta non la sapevo proprio!!!! Caspiterina non sai adesso che curiosità che mi hai messo per questo granchio nudo eeheheh Bacioni
RispondiEliminaahahah allora devi venire da queste parti in primavera o autunno e li assaggi ^__^ baciiii
EliminaChe dire una favola ...le conosco molto bene e tu con la tua spiegazione ce le hai fatte conoscere ancor a meglio ciao cara ti abbraccio
RispondiElimina^__^ mi fa piacere, baciiiiiii
Eliminaciao tesoro
RispondiEliminasebbene,come certo tu saprai, qui in casa il pesce la fa da padrone, devo ammettere che le moeche non le ho mai mangiate, eppure quei granchi lì son presenti anche qui giù in Adriatico, ma conosco la loro prelibatezza attraverso il cap che ne ha gustate quando era a militare da quelle parti una vita fa :*
baciotto
ciaoooo Anna, mi fa piacere che in qualche modo le conosci <3 baci
EliminaMai mangiate ma so che mi piacerebbero!!!! Brava
RispondiElimina^__^
Eliminaconfessiamo la nostra ignoranza!percio' non ci resta che gustare le tue foto e cercarle in giro per provare la tua ricetta!
RispondiEliminanon sono molto conosciute proprio perchè si trovano solo qui. ^__^
Eliminabel post...il sapore non lo conosco ma so che cucini solo delizie ...bello conoscere usi e costumi in cucina intendo mi piace tanto e' il diffondersi della cultura culinaria italiana attraverso un post ..brava!
RispondiEliminaricordo di averle mangiate a chioggia mi facevano un po senso all'inizio ma sono buonissime
RispondiEliminaTalmente rare che non le conoscevo...
RispondiEliminaDevono essere di una bontà incredibile!
Da quanto no le vedevo... la mia nonna le acquistava ancora vive e le metteva immerse nell'uovo sbattuto, che loro mangiano, ne sono ghiotte... e poi via in frittura... ottime!!!
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