Imbutini

 

Gli Imbutini sono un formato di pasta ideato e brevettato dalla Signora Flavia Valentini di Ozzano dell’Emilia (Bologna)

Nel 2013 in un mercatino dell’usato vicino a casa Flavia acquista, per nove euro, un oggetto misterioso, risalente ai primi del Novecento, per tagliare la pasta in piccoli dischi. «I venditori, dei ragazzi pugliesi, sostenevano fosse un arnese per tagliare le orecchiette», racconta la padrona di casa, «ma ho capito subito che non era così. Ho chiesto anche in Salento, dove ho una casa, mio marito era di lì. Come avevo immaginato, non ebbi alcuna conferma sulle origini del supposto tagliapasta. Un po’ smarrita iniziai comunque a preparare un impasto a base di semola di grano duro, io abituata a tirare la sfoglia con le uova. Poi mi è venuto spontaneo chiudere i dischi di pasta ottenuti con l’oggetto misterioso con il gesto con cui si chiudono i tortellini: ne sono usciti dei piccoli imbuti che ho ribattezzato, appunto, “imbutini”».

Il resto del racconto lo trovate qui

Io ho solo copiato la forma, mentre per l'impasto ho fatto la classica pasta all'uovo e non semola e acqua

Ingredienti

200 g farina 0
50 g semola rimacinata di grano duro
2 uova intere (peso senza guscio 110)
2 tuorli (14 g +14 g)

Impastare e realizzare un impasto sodo, coprire con pellicola e fare riposare 30 minuti

Stendere con la macchinetta, io arrivo al numero 5 e la passo 2 volte

Lavorare sempre con poca pasta per volta, tenerla coperta per non farla seccare

Procedere a formare la pasta

Con un piccolo coppa pasta o un bicchierino (ø 4 cm) ricavate dei dischi. Prendeteli in mano e pizzicatene due estremità tra indice e pollice, lasciando però un forellino in modo da creare una sorta di piccolo imbuto.

Rimpastare tutti gli sfridi e formare ancora pasta

Cuocere in abbondante acqua e condire a piacere, io al ragù